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“E vivo della poesia come le vene vivono del sangue”: una lettura ecobiopsicologica dei versi di Antonia Pozzi

“E vivo della poesia come le vene vivono del sangue”: una lettura ecobiopsicologica dei versi di Antonia Pozzi

di Sonia Colombo

>>> Leggi l’articolo completo qui pp. 49-57 <<<

L’articolo propone una lettura in chiave ecobiopsicologica di alcuni scritti di Antonia Pozzi, la grande poetessa lombarda morta suicida in giovane età, ripercorrendo in parallelo alcune tappe essenziali della sua breve vita. L’intento non è di esaminare l’opera letteraria di questa straordinaria donna esclusivamente alla luce della sua morte o della sua da sempre annunciata sofferenza, ma piuttosto di riflettere sul ruolo centrale da lei affidato alla poesia. I suoi versi restituiscono infatti la storia di un’anima che si è cercata e cantata proprio “attraverso la creazione poetica” dando così “voce alla propria identità” (Ricciotti, 2014).
La poesia, il linguaggio a cui Diego Frigoli fondatore del metodo ecobiopsicologico nei suoi libri fa riferimento quale ponte di collegamento fra realtà interna dell’inconscio e realtà esterna dell’Anima del Mondo, in Antonia diviene pulsione vitale, grazie anche al ruolo centrale da lei affidato alla Natura. Nell’opera della poetessa sono inoltre rintracciabili il dramma, l’irrequietudine, l’angoscia esistenziale che la giovane donna ha potuto esprimere  tratteggiando nelle sue poesie il proprio Corpo: un corpo in attesa di risposte da parte della vita, un corpo descritto attraverso la forma di una tensione pronta ad offrisi al piacere di fronte ad amori combattuti e proibiti, un corpo di dolore e smarrimento paragonato nei suoi versi ad uno sterpo destinato a soccombere, e, infine, un corpo che si farà carne morta dopo una lunga ed estenuante battaglia tra Eros e Thanatos.
L’articolo si rivolge a terapeuti e studiosi dell’Ecobiopsicologia invitandoli ad accostarsi alla poesia e al sentire dei poeti, ossia al linguaggio dell’anima in grado di attivare l’immaginazione e di cogliere, attraverso l’uso sapiente del simbolo e dell’analogia, le relazioni fra “infrarosso” ed “ultravioletto”, facendo così esperienza del “mondo intermedio” della coscienza.

AUTRICE: Sonia Colombo Psicologa e psicoterapeuta specializzata presso l’Istituto ANEB, terapeuta EMDR e formatrice in ambito aziendale e socio-sanitario. Referente per l’Istituto ANEB dei rapporti con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e Coordinatrice Area Social. Svolge attività di docenza presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto ANEB.

References
Bernabo, G., (2012). Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia. Milano: Àncora Editrice.
Bernabò, G. & Dino, O., (2014). Ti scrivo dal mio vecchio tavolo. Lettere 1919-1938. Milano: Àncora Editrice.
Bernabò, G. & Dino, O., (2018). Mi sento in un destino. Milano: Àncora Editrice.
Borgna, E., (2014). La fragilità che è in noi. Torino: Einaudi.
Cenni, A., (2021). Poesie, lettere e altri scritti di Antonia Pozzi. Milano: Mondadori.
Cognetti, P., (2021). L'Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi scelte e raccontate da Paolo Cognetti. Milano: Ponte alle Grazie.
De Pascale, G., (2016). Come le vene vivono del sangue. Milano: Ponte alle Grazie.
Frigoli, D., (2016). Il linguaggio dell’anima. Fondamenti di Ecobiopsicologia. Roma: Magi.
Frigoli, D., (2017). L’alchimia dell’anima. Dalla saggezza del corpo alla luce della coscienza. Roma: Magi.
Frigoli, D., (2019). I sogni dell’anima e i miti del corpo. Roma: Magi.
Frigoli, D., (2022). Il Telaio incantato della Creazione: Dalla particella elementare all'alchimia dell'Anima. Independently published.
Hillman, J., (2013). Psicologia alchemica. Milano: Adelphi.
Merleau-Ponty, M., (2003). Fenomenologia della percezione. Milano: Bompiani.
Pozzi, A., (2020). Tu sei l’erba e la terra. Milano: Garzanti.
Ricciotti, A. (2014). The Poetry of the Soul, Cuadernos de Filología Italiana, 21, 213-234.

Immagine
Antonia Pozzi – fonte: https://pinacotecabrera.org/attivita/antonia-pozzidesiderio-di-cose-leggere/