MATERIA PRIMA – Rivista di psicosomatica ecobiopsicologica
Il corpo, l'uomo e i suoi disagi: un viaggio verso l'archetipico
Numero XXII - Dicembre 2022 - Anno XII
Editoriale
di Giorgio Cavallari e Alessandra Bracci
Questo numero di Materia Prima che abbiamo il piacere di introdurre è “ricco”. Per quanto nella cultura attuale il concetto di ricchezza rimandi soprattutto ad una nozione di abbondanza economica e di vasta disponibilità di beni materiali, a noi piace trovare nella radice etimologica di tale parola anche l’emergere di un senso di potenza e di valore. Si tratta di un numero dove una pluralità di autori disegna in vario modo e da varie prospettive una visione ecobiopsicologica della vita umana, inserita nella più ampia rete della vita naturale, della vita intellettuale e della vita delle società umane con un tratto comune: la ricerca appassionata e insieme rigorosa di quelle che sono le possibilità che la vita offre agli esseri umani per esprimersi. La parola potere, che troppe volte troviamo associata soprattutto nel dibattito politico a immagini di prevaricazione, di abuso quando non di violenza e ingiustizia, evoca anche il potere inteso come possibilità, come potenzialità, come accesso alla espressione della propria efficacia sul mondo, su di noi e sui nostri simili che sa prendere la forma di creatività. Creatività che sa essere generosa, anche quando genera conflitto nel suo anelito a trasformare forme, concetti, stili di vita che da troppo tempo riposavano nella loro staticità.
Tutti gli autori che hanno dato vita a questo numero, anche quelli molto giovani, mostrano nelle loro pagine una affezione per un vero presente del passato, cioè una attenzione per quello che chiamiamo il pensiero tradizionale, la cultura antica ma sempre nuova che circola ad esempio nel pensiero mitico le cui radici remote ancora portano linfa vitale agli uomini e alle donne di oggi, le cui paure, aspirazioni, entusiasmi e vicende tragiche sono così radicalmente diversi, ma anche così incredibilmente simili, a quelli vissuti dagli uomini e dalle donne di molti secoli fa.
Si trova nelle pagine che leggerete un vero presente del presente, perché in tutti gli articoli si nota come l’Ecobiopsicologia sia veramente una scienza della attualità, coraggiosamente emancipata da visioni non antiche ma “vecchie”, una scienza eretica nel senso profondo e più vero del termine, perché eretico è colui che sceglie, che ha il coraggio di scegliere quello che la drammaticità del presente chiama a vivere intensamente, con coraggio non disgiunto dalla prudenza e dall’impegno di essere coscienti del proprio modo di essere nel mondo. Si troverà, anche nella brevità e nella specificità dei diversi argomenti che gli autori affrontano, la ricerca intellettualmente onesta (anche se su certi temi difficile e dolorosa) condotta da chi guarda alla dimensione Eco, a quella Bio ed a quella Psico (che non ha la pretesa egemonica di prevalere sulle altre due) per comprendere, non senza autentico stupore, il valore che l’uomo può trarre dalla visione complessa della vita ecobiopsicologica.
Coglierete infine come tutti gli autori abbiano scritto guardando ad un presente del futuro, perché tutti i lavori sono attraversati da una autentica attenzione per ciò che potrà nascere, mutare, prendere nuove forme attraverso un cammino di trasformazione reale e simbolica di sé, del proprio mondo e del proprio modo di abitare il mondo stesso. Un presente che può essere presente del futuro nella misura in cui contiene la dimensione della speranza, anche quando si confronta in chiave ecobiopsicologica con quell’esperienza umana che è la malattia e la sofferenza.
Una speranza che possa animare ciascun essere umano a cambiare il proprio registro dei valori, a morire alle proprie antiche credenze per far emergere nuove possibilità, per procedere verso nuovi orizzonti, per entrare in risonanza con il proprio cielo interiore. Siamo nel vivo di una emergenza planetaria, siamo nel vivo di una transizione in cui una civiltà sta morendo e un’altra sta nascendo e, come direbbe Edgar Morin, “siamo nel cuore della crisi e la crisi è nel cuore dell’umanità”. È il tempo della scelta, è il tempo di custodire il fuoco delle nostre più alte possibilità future, è il tempo di aprire nuovi tipi di domande per creare nuovi punti di connessione, è il tempo di riscoprire il significato profondo delle relazioni che intrecciamo con Madre Natura, con i nostri simili e con noi stessi. Siamo esseri ecobiopsicologici, siamo esseri meravigliosamente interconnessi ed ogni singolo passo in avanti nel campo del cambiamento, contribuisce al processo collettivo di risveglio delle coscienze. La vita non è una via retta e in ogni punto è possibile la svolta!
Giorgio Cavallari – Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore Generale ANEB, Direttore Scientifico Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto ANEB e Responsabile Scientifico area editoriale ANEB.
Alessandra Bracci – Manager presso una multinazionale automotive e vincitrice di premi nazionali ed internazionali nel marketing. Responsabile area editoriale ANEB. Capo Redattore della rivista MATERIA PRIMA. Autrice di pubblicazioni in ambito scientifico.