Il linguaggio dell’anima. Fondamenti di ecobiopsicologia
Diego Frigoli
a cura di Dr.ssa Lucia Carluccio*
Recensione pubblicata in Psychofenia - Volume XXI, Issue 37-38 (2018)
Esiste un legame fortissimo e indissolubile tra l’uomo e la natura ed è proprio nella nostalgia di questo intreccio che c’è il desiderio di ritrovarsi.
Fino al Novecento le indiscutibili regole del calcolo governavano le leggi eterne di ogni cosa. Le parti di tutti i sistemi erano articolate perfettamente come gli ingranaggi di un orologio e i fenomeni della Natura erano ridotti in un linguaggio matematico libero da ipoteche metafisiche. Ma qualcosa cambiò e la solida impalcatura in cui ogni cosa possedeva un’indiscutibile regolarità, iniziò a vacillare. L’era della meccanica quantistica ebbe inizio grazie agli studi di Max Planck, il quale scoprì che il quanto (particella fondamentale associata a un campo di qualsiasi natura) aveva una parte essenziale nella fisica atomica: ciò gettò le basi agli studi di Einstein che, per la prima volta, dimostrò che a formare l’onda elettromagnetica erano “quanti” di luce. Il mondo subatomico appariva, dunque, nella sua ambiguità, e gli oggetti si rivelarono essere insieme particella e onda. Anche le categorie di tempo e spazio crollarono perché il tempo e lo spazio, non più indipendenti l’uno dall’altro, dipendevano dal moto dell’osservatore e dal suo sistema di riferimento. Mentre il determinismo della realtà vedeva la sua fine, le scoperte sull’inconscio delineavano una nuova concezione del mondo.
Il volume di Diego Frigoli, psichiatra, psicoterapeuta, direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Istituto Aneb” e presidente dell’Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia, già ricercatore presso la Clinica Psichiatrica dell’Università degli Studi di Milano, parla proprio di questa nuova concezione del mondo e dell’esigenza comune di ritrovare nel paradigma dell’unità del tutto, la soluzione al dilemma uomo – natura.
Il libro si articola in dieci capitoli che segnano le tappe di un percorso vasto e articolato. È un percorso affascinante che riesce sorprendentemente a dare una sola risposta alle innumerevoli domande che da millenni l’uomo si pone. Le domande di cui parlo riguardano l’esigenza religiosa che lega la coscienza dell’uomo moderno agli archetipi della vita.
L’autore, pur descrivendo analiticamente argomenti elevati e complessi, non perde il carattere chiaro ed evocativo del suo stile semplice e al tempo stesso ricercato. Le frasi lunghe e complesse determinano un ritmo più lento ed anche riflessioni analitiche seguite da ragionamenti profondi. Sono presenti molte citazioni di fisici e scienziati seguite spesso da immagini che illustrano i temi trattati, rendendo più accessibili argomenti multiformi. Non esiste, infatti, qualcosa di più complesso dell’anima perché, come in modo geniale Frigoli dimostra, gli uomini rappresentano gli elementi costitutivi di un’unità psichica superiore costituita dalla grande Anima della Terra.
Frigoli, con questo libro, va incontro all’enorme esigenza di riscoprire i principi archetipici che conducono l’uomo alla sua alleanza con la natura. I principi archetipici di cui parla sono il risultato sia delle scoperte scientifiche sia della saggezza perenne nata dal valore sacrale del mondo.
L’autore elenca e prende in esame le principali scoperte scientifiche della fisica, della neurobiologia e della teoria dei sistemi insieme alle due Weltanschauung più complete della psicologia del profondo, dimostrando come non fosse più possibile considerare l’uomo e la natura, la mente e il corpo, la materia e lo spirito parti separate, ma parte di un tutto.
La parte centrale del libro è quella più efficace perché, riferendosi alla scoperta del fisico Bell secondo la quale un universo oggettivo non esiste, Frigoli dimostra come una totalità invisibile unisca gli oggetti nati nel cosmo.
Separazione senza separatezza, realtà senza divisione, sincronicità senza causalità diventano i concetti chiave di questa parte del libro.
Jung aveva preso in prestito dall’alchimista Gerhard Dorn (discepolo di Paracelso) il termine Unus Mundus e Frigoli, con questo libro, offre al lettore la concretizzazione di quel modello: diviene reale la possibilità di uno stato di coscienza sintetico che riassume in sé la coscienza delle forme inferiori e di quelle trascendenti.
Tutto l’universo è animato da un’attività mentale che opera dietro la calma della materia e tutte le cose sono collegate da una “matrice relazionale” generata in un “grande sogno” che è l’esistenza e non importa se tra le cose c’è distanza perché il mondo naturale e la coscienza dell’uomo sono intrecciati tra loro in una realtà olografica. Mente e materia sono generate, dunque, da un grembo cosmico e sottili connessioni collegano l’uomo con lo Spirito del Mondo.
I mistici lo hanno intuito, e gli artisti pure: la fonte della creatività proviene da un campo di coscienza collettivo e il potere della mente è immenso, così tanto da poter modificare la “materia” quantistica che anima tutte le cose.
Una delle idee più originali di Frigoli è quella di dimostrare come si possa vedere l’archetipo dell’unità nel tutto attraverso la comprensione dei simboli.
Cos’è il simbolismo se non la sacralizzazione del cosmo?Il lettore non deve lasciarsi intimorire dai termini specifici spesso utilizzati, perché li può ritrovare con la loro spiegazione nel glossario alla fine del volume, prima della ricca bibliografia. Una volta finito il libro e terminato il percorso che Frigoli ci ha dato la possibilità di attraversare, ci si sente partecipi di una danza cosmica non priva di senso e, al ritmo di informazioni tra loro sincroniche, sembra che leggere “la mente di Dio” possa essere finalmente possibile.
Diego Frigoli, Il linguaggio dell’anima. Fondamenti di ecobiopsicologia, Edizioni Magi, Roma, 2016
*Dr.ssa Lucia Carluccio - Laureata in lettere moderne con Laurea Specialistica in Linguistica è docente di Lettere e autrice di varie pubblicazioni fra le quali si ricorda il romanzo “Il Cigno e la Ballerina” vincitore della seconda edizione del Premio Letterario Internazionale Dario Abate Editore.