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Il seno impazzito

Il seno impazzito
Lia Cappello Grimaldi

a cura di Dr.ssa Naike Michelon

Ulisse si copriva il capo e piangeva.
Allora versava lacrime senza farsi scorgere dagli altri.

Lia Cappello Grimaldi racconta la sua Odissea. Si sveste mostrando le emozioni crude, dirette, precise, con cui il cancro al seno le ha chiesto prepotentemente di confrontarsi.
Il dono che fa a tutti noi, è la storia della sua guarigione attraverso la sfida alla malattia con l’elaborazione del senso profondo nascosto, svelato, contattato e elaborato attraverso la terapia ecobiopsicologica.
Il dottor Diego Frigoli, che ha seguito come paziente l’autrice, scrive la premessa nella quale spiega, in sintesi, il modo con cui l’Ecobiopsicologia si avvicina alla comprensione del rapporto fra il sintomo e gli aspetti affettivi antichi che si celano dietro il tumore, tenendo aperto lo sguardo sulla possibilità individuativa che la malattia cela e domanda quando l’archetipo del Sé si impone: all’Anima dell’Uomo, la possibilità e la necessità di un confronto creativo. “Davanti al mistero della guarigione, quando si è di fronte ad una malattia così devastante, il terapeuta stesso deve considerare di aver partecipato ad una esperienza creativa, in cui in prima persona, ha assistito allo sforzo struggente di un’Anima, che, diventando sempre più trasparente a se stessa, ha scoperto l’originaria innocenza delle proprie domande, concedendosi la possibilità e la fiducia di un nuovo coinvolgimento destinato a dar priorità alla logica di eros su thanatos, alla salute sulla malattia, all’amore sul dolore” (p. 18).
L’autrice ci conduce nel suo dramma, attraverso la paura, la rabbia e il dolore della diagnosi, narrando l’intreccio fra i propri pensieri, le conoscenze mutuate dalla professione di psicoterapeuta, l’umanità delle paure e dei sentimenti primari: “Mentre la mente cercava un appiglio per non vacillare. Appiglio che non trovava in niente. “Carcinoma” significava cancro, proprio cancro, nel senso che avevo sempre saputo oppure no?” (p. 32).
Attraversa riflessioni concrete, psicosomatiche che cominciano a riconnettere aspetti biologici ed emotivi: “Il sistema immunitario non riconosce un nemico del proprio corpo. È una porzione di rabbia introiettata” (p.45). Le domande che si accalcano nella mente vedono l’impegno dell’autrice nella lotta con l’archetipo della morte e della trasformazione. Domanda l’aiuto di una guida, di un terapeuta che si presti ad accompagnarla in questo viaggio disperato che non può limitarsi ad un confronto meramente cognitivo, un terapeuta col quale si possa instaurarsi quel transfert genitoriale del quale si ha disperatamente bisogno in questi casi.
Racconta così alcuni passaggi della sua terapia attraverso le immagini che compaiono nei sogni ed il lavorio minuzioso di condurre se stessa ad una possibile interpretazione che raccorda la storia dell’organo che si è fatto veicolo di un messaggio: il seno come rapporto con la madre, col materno e giù, giù, fino alla filogenesi dell’archetipo del nutrimento.
Il bisogno mai soddisfatto, celato nel sintomo, attraversato nel dolore del riconoscimento, si dilata nella possibilità creativa delle prime immagini che curano, nella riscoperta del mito come strumento che facilita l’addentrarsi nel mistero del sintomo. Un dialogo intimo e autentico che attraversa i movimenti inconsci, le difficoltà di raggiungere le aree più nascoste del proprio Sè fino alla rinascita attivata che ha condotto Lia alla guarigione.

Sinossi
Lia Cappello Grimaldi dona attraverso questo contributo, l’esperienza della propria malattia: il cancro al seno. Ne descrive le emozioni di paura, di rabbia, affiancate da puntuali riflessioni psicosomatiche figlie della sua professione di psicoterapeuta e, nel contempo, di paziente. Il cancro infatti la porta ad entrare in un serrato confronto con la storia della propria anima, attraverso la terapia ecobiopsicologica condotta con il dottor Frigoli e qui descritta in alcuni passaggi. Si entra nella concretezza del confronto con un percorso di guarigione, di scoperta, di creatività ed autenticità svelato attraverso i pensieri dell’autrice, i sogni, i ricordi e le riflessioni che hanno condotto ad una nuova ed autentica lettura della sua esistenza ed alla recessione del sintomo.

Lia Cappello Grimaldi, Il seno impazzito. Lettura psicosomatica di un cancro al seno. Roma: Armando Editore, 2008

*Dr.ssa Naike Michelon - Psicologa e psicoterapeuta, Docente Responsabile dell’Insegnamento di Tecniche di terapia ecobiopsicologica presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto ANEB. Terapeuta EMDR