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Comunicato stampa post-evento congresso

26 maggio 2019

Comunicato stampa post-evento congresso

Comunicato stampa post evento

 

Primo Congresso Nazionale di Ecobiopsicologia

Si è concluso con grandissimo successo il primo Congresso Nazionale di ecobiopsicologia dal titolo “Il corpo come mandala dell’universo. Il corpo in psicoterapia” organizzato da ANEB (www.aneb.it). L’evento, svoltosi a Milano il 18 e 19 Maggio presso l’Hotel Michelangelo, ha ospitato oltre a numerosi relatori di spicco che si sono alternati nelle due giornate, un numero alquanto elevato di partecipanti. 300 sono state infatti le persone che hanno aderito al Congresso, gran parte delle quali appartenenti al mondo della psicoterapia e della medicina.

Al Congresso ANEB, patrocinato dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia e dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Milano, ha portato i saluti in veste diretta, con l’augurio di buon lavoro, il Presidente OPL, dott. Riccardo Bettiga, così come è giunta una nota scritta da parte anche del Presidente di OMCeO, dott. Roberto Carlo Rossi.

I contributi della giornata di sabato 18 Maggio

La mattinata del sabato ha visto la presenza di relatori di rilievo nazionale e internazionale, afferenti a diverse discipline, che hanno magistralmente portato il loro contributo, costruendo così importanti punti di contatto che hanno ruotato attorno al tema centrale del Congresso:  il corpo in psicoterapia.

Giorgio Cavallari, medico-psichiatra e Direttore Didattico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto Aneb,   ha dapprima introdotto il metodo ecobiopsicologico, affrontando la complessa ma vitale relazione fra anima, corpo, psiche. Ha poi avuto seguito l’ intervento di Giulio Giorello, filosofo, matematico, epistemologo, già docente di filosofia della scienza all’Università degli Studi di Milano, che ha presentato un excursus sul corpo partendo dalle rappresentazioni del corpo degli dei nelle culture antiche del Mediterraneo, passando attraverso il cristianesimo e la sostanza divina, fino a giungere a concepire lo spazio come corpo di Dio che supporta la gravitazione universale. A seguire la relazione di Diego Frigoli, medico, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto Aneb e fondatore del metodo ecobiopsicologico. Il dr. Frigoli è partito dallo studio della relazione fra gli assunti più attuali della psicologia psicodinamica a confronto con il simbolismo dell’antica Cina e degli archetipi presenti nella tradizione occidentale dell’Antico Egitto, per poi affrontare lo studio dell’immagine archetipa dell’Ouroboros. Ciò ha permesso di evidenziare di quest’ultima la realtà cosmogonica, in grado di riunire la dimensione cosmologica, biologica e psicologico-spirituale in un unico quadro unitario al cui centro si pone la visione “complessa” dell’ecobiopsicologia. Ha infine concluso la mattinata Shantena Augusto Sabbadini, fisico teorico e filosofo, approfondendo il ruolo centrale attribuito dalla fisica quantistica all’osservatore e sottolineando come proprio il tema del corpo dell’osservatore sia, oltre che complesso, ancora oggi alquanto dibattuto.

Il sabato pomeriggio, all’interno delle due sessioni parallele, sono stati poi presentati due significativi lavori di approfondimento da parte di Mara Breno, psicologa, psicoterapeuta, Responsabile della gestione delle risorse interne della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto Aneb, e di Alda Marini, psicoterapeuta, psicologa analista (CIPA, IAAP), Responsabile del rapporto con le istituzioni scientifiche e la rete interdisciplinare della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto Aneb. Mara Breno ha introdotto il tema del campo ecobiopsicologico in psicoterapia, mettendo in luce come gli studi più attuali della fisica, della biologia evoluzionistica e delle neuroscienze, se rapportati alla psicologia del profondo, permettono al terapeuta di amplificare e precisare al meglio il  lavoro di cura, creando un campo di lavoro complesso, in cui materia e psiche, corpo e anima si integrano in una nuova consapevolezza. Alda Marini ha messo in evidenza la centralità del corpo all’interno della diade terapeuta-paziente, ponendo attenzione anche ai segnali espressi dal corpo del terapeuta, in quanto preziosi indicatori controtransferali e  informativi delle dinamiche in atto nel campo.

A seguire nel dibattito si sono succeduti diversi interventi di psicoterapeuti di formazione ecobiopsicologica: la presentazione di un caso clinico di un paziente affetto da malattia del motoneurone; il tema della centralità del rapporto fra l’archetipico, il corpo e il sogno in psicoterapia; la sperimentazione di un metodo innovativo di applicazione del rilassamento terapeutico in gravidanza su giovani madri adolescenti; il trattamento efficace di numerosi e importanti disturbi psicosomatici; l’applicazione del metodo ecobiopsicologico in ambito scolastico e sportivo; l’arteterapia e lo sviluppo dell’immaginario. Sempre nella sessione del sabato pomeriggio sono inoltre stati presentati tre lavori estremamente innovativi che hanno visto l’applicazione del metodo ecobiopsicologico all’interno di tre differenti importanti contesti aziendali, con la testimonianza diretta dei manager coinvolti nell’esperienza: nel primo caso l’elaborazione di gruppo di un lutto di una lavoratrice scomparsa improvvisamente, nel secondo il supporto del metodo ecobiopsicologico nell’attività consulenziale per la gestione del passaggio intergenerazionale d’impresa, nel terzo una nuova visione eco-sistemica applicata in un progetto di marketing strategico d’impresa.  

 

I contributi della giornata di domenica 19 Maggio

La giornata di domenica ha visto la trattazione in chiave junghiana del tema del Congresso.  Ha aperto la giornata Claudio Widmann, psicologo analista (CIPA, IAAP), curatore di testi e saggista, che ha presentato una approfondita ricerca sul tema del Mandala come sforzo di rappresentazione della totalità, esplorando trasversalmente le immagini mandaliche prodotte dai diversi popoli. Luigi Zoja, psicologo analista (CIPA, IAAP), saggista e scrittore di testi di diffusione internazionale, ha poi presentato un intervento sul tema della scomparsa della corporeità nelle relazioni ormai sempre più caratterizzate dalla digitalizzazione. In tal senso, Zoja ha sottolineato come importanti e imprevedibili saranno i cambiamenti dei comportamenti sessuali, caratterizzati soprattutto dalla presenza della pornografia digitale già alquanto fruibile fin dalla giovane età. Ad essere modificata-aggiungerà- è e sarà infine anche la psicoterapia con la diversità di setting che da qualche tempo prevede gli incontri su piattaforme digitali e dunque in luoghi in cui i corpi di paziente e terapeuta non si incontrano più.  A seguire, l’intervento di Mariolina Graziosi, psicologa analista (ARPA, IGAP, IAAP), docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, ha introdotto il ruolo del sentimento di colpa e della negazione del corpo nella coscienza occidentale, partendo dai contributi filosofici, passando al cristianesimo ed infine alla teoria del complesso d’Edipo di Freud, fino a giungere alla rivoluzione sessuale.

Magda di Renzo, psicoterapeuta, psicologa analista (CIPA, IAAP), direttrice della Scuola di Psicoterapia dell’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) e responsabile del relativo servizio di psicoterapia, ha infine concluso la mattinata portando il suo contributo sull’importanza del corpo come strumento terapeutico nella relazione analitica con bambini piccoli o con gravi patologie. In tal senso Di Renzo ha sottolineato l’importanza del corpo in psicoterapia, soprattutto quando il terapeuta è in grado di capire il significato dell’emozione indotta in lui dal corpo del bambino ed è a sua volta in grado di modulare nel proprio corpo la risposta terapeutica adeguata al contesto.

Infine, anche il pomeriggio della domenica ha visto lo sviluppo di due sessioni parallele. Nella prima sono state affrontate le seguenti tematiche: le basi dell’ecobiopsicologia messe in relazione con le leggi della natura e il concetto di archetipo di Jung e Pauli; l’esperienza del corpo e della sensorialità in musicoterapia con attenzione posta a suoni e frequenze (alcune delle quali sperimentate direttamente in aula); il tema  dell’anoressia e della negazione del corpo, della materialità e del desiderio, affrontate attraverso l’utilizzo del linguaggio di immagini guida e la sottolineatura dell’impiego dello psicodramma quale strumento facilitatore; la relazione fra corpo e immaginario all’interno del dialogo analitico.  A seguire infine: il tema della sessualità e psicopatologia nella società digitale; la lettura simbolica di una parabola secondo il metodo ecobiopsicologico ed infine la presentazione di uno studio sul meccanismo di trasmissione transgenerazionale del disturbo alimentare.

Molto ricca e pragmatica anche la sessione parallela in cui è stata presentata: l’apertura di un Centro di educazione Psicosomatica e di una comunità terapeutica a doppia diagnosi, fondati seguendo i dettami dell’epistemologia ecobiopsicologica; il trattamento di un caso clinico con importanti somatizzazioni (polmoniti, endometriosi, acne rosacea) affrontate attraverso il contributo di differenti discipline olistiche (omeopatia unicista, shiatsu, agopuntura, osteopatia, fiabazione) affiancate alla psicoterapia, quale integrazione transdisciplinare  in un’ ottica ecobiopsicologica;  il caso di una grave obesità affrontato attraverso l’applicazione congiunta di un intervento fra dietologo e psicoterapeuta ecobiopsicologico; un caso di mieloma multiplo affrontato attraverso la psicoterapia ecobiopsicologica affiancata all’intervento medico.

 

Le due giornate di lavoro, ricche e articolate, si sono rivelate un efficace momento di confronto, approfondimento e stimolo a ulteriori sviluppi di ricerca. Il Congresso nel suo complesso ha testimoniato la diffusione del metodo ecobiopsicologico non solo nel trattamento di importanti disturbi e patologie psicosomatiche ma anche, e soprattutto,  quale nuova epistemologia in grado di fornire una lettura complessa e vitale del mondo, dell’uomo e della sua anima.