L'Albero della Vita nella Qabbalah Ebraica
a cura della Dott.ssa Ambra Pittalis
(Tratto dalla rivista "Materia Prima")
Il pensiero esoterico elaborato dai numerosi movimenti mistici fioriti in seno all’ebraismo durante la sua plurimillenaria storia rappresenta una sorta di nucleo segreto del pensiero occidentale, sempre alluso, ma mai accolto nella sua interezza.
In questo senso il misticismo ebraico testimonia una delle tradizioni di maggiore profondità simbolica che siano giunte fino a noi. Questo breve lavoro cerca di mettere in evidenza le correlazioni esistenti tra il simbolismo dell’Albero della vita, Etz Chayim, della tradizione esoterica ebraica con quello della visione ecobiopsicologica dell’uomo, con particolare riferimento alla processualità archetipica del Sé psicosomatico e alle corrispondenze tra macrocosmo e microcosmo. Si tratta di un tema vasto e complesso rispetto al quale questa sintesi può solo avere una funzione di stimolo ad ulteriori approfondimenti. L’Albero della vita apparve per la prima volta nella Spagna, nel XIII secolo, quando le dottrine mistiche diffuse oralmente o affidate alla scrittura all’interno di cerchie elitarie furono denominate Qabbalah ed emersero dalla segretezza.
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