Natale 2020
Care Colleghe e cari Colleghi,
gli ultimi 12 mesi sono stati impegnativi sotto molti aspetti. Ci siamo trovati dinnanzi ad una emergenza sanitaria globale che nessuno di noi aveva mai vissuto prima. In breve tempo la nostra vita è cambiata completamente…
Non è possibile pensare che tutto finirà domani o nei giorni futuri perché la pandemia continuerà sotto altre forme e rimarrà a lungo e forse caratterizzerà l’epoca che noi stiamo vivendo. Però di fronte a questo grande buio che sembra calare, noi dobbiamo sempre cercare il punto dove si nasconde la “luce” e porci il più possibile in contatto con verità che, pur essendo offuscate, una volta messe in ordine e in chiaro daranno un indirizzo di priorità al presente e al futuro immediato. La vista si offusca quando ci concentriamo soltanto sui nostri bisogni, ma proprio in situazioni come quella attuale in cui siamo indotti a perdere le nostre certezze, occorre che ci disponiamo a riconoscere l’infinito e il senso di ciò che sta accadendo. Ed è proprio allora che riconosciamo il gusto delle nostre cose quotidiane, dando ad esse un’autenticità nuova, in modo che “tornare alla vita di sempre” diventi “una vita per sempre”. Occorre quindi compiere uno sforzo di consapevolezza per riconnettere in noi ciò che ci appare come sconosciuto e minaccioso, affinché con la nostra ricerca si possa andare al di là della nostra sopravvivenza aprendoci a ciò che l’archetipo della Vita ci sta comunicando attraverso questa pandemia.
Guardiamo a ciò che accade oggi nel mondo con serietà e preoccupazione, ma anche con speranza, con quella speranza che fu definita passione del possibile, perché siamo profondamente convinti, ispirati dal testo Una pietra sopra di Italo Calvino, che sotto il negativo qualcosa si muove e travaglia, cioè “lavora”. «Non ci interessa la commozione, la nostalgia, l’idillio, schermi pietosi, soluzioni ingannevoli per la difficoltà dell’oggi: meglio la bocca amara e un po’ storta di chi non vuole nascondersi nulla della realtà negativa del mondo. Meglio sì, purché lo sguardo abbia abbastanza umiltà e acume per essere continuamente capace di cogliere il guizzo di ciò che inaspettatamente ti si rivela giusto, bello, vero, in un incontro umano, in un fatto di civiltà, nel modo in cui un’ora trascorre… La coscienza acuta del negativo non vogliamo per nulla attenuarla, proprio perché essa ci permette di avvertire come continuamente sotto di esso qualcosa si muove e travaglia».
Nel corso di questo difficile anno, la vostra preziosa partecipazione è stata fondamentale nel processo di metamorfosi collettiva che da sempre anima la nostra Scuola. Ecco perché, oggi, vogliamo cogliere l'occasione e dire GRAZIE! È per noi un grande piacere ed un orgoglio essere parte di questa Rete meravigliosa!
Nell’augurarvi Buone Feste ed un 2021 prospero e sano, speriamo che troviate il tempo di riposare, di rilassarvi e di trascorrere alcuni momenti con i vostri cari durante le prossime festività natalizie.
Un caro saluto,
Direzione ANEB