Home Ritrovare l’Anima: fra sincronicità ed immaginario ecobiopsicologico attraverso le fiamme di Ismaele

Ritrovare l’Anima: fra sincronicità ed immaginario ecobiopsicologico attraverso le fiamme di Ismaele

Ritrovare l’Anima: fra sincronicità ed immaginario ecobiopsicologico attraverso le fiamme di Ismaele

di Naike Michelon

>>> Leggi l’articolo completo qui pp. 12-20 <<<

In che modo il terapeuta ecobiopsicologico tratta l’evento sincronico in terapia? Questa è una delle domande che spesso viene posta dai colleghi specializzandi che si confrontano con le potenzialità di tale metodo. Attraverso il fermo immagine su uno degli eventi sincronici accaduti nella terapia con Ismaele, ho provato ad esplicitare il movimento intimo del suddetto terapeuta, l’esplorazione dell’evento e delle immagini attraverso di esso scaturite, ed alcune riflessioni ed aperture trasformative di coscienza, emerse proprio grazie all’indagine ecobiopsicologica mediante l’immaginario, dell’evento sincronico.
Il viaggio comincia attraverso la narrazione di un evento sincronico che tocca la terapeuta. L’incontro inizialmente causale con una fiaba sul tema della fiamma diventa il rivelatore di un campo sincronico nel momento in cui, la mente della terapeuta riconnette il campo con un altro evento accaduto il giorno prima in terapia con un paziente, nel quale viene portato proprio il disegno di una candela accesa.
Toccata dall’esperienza soggettiva dello stupore che l’evento sincronico immediatamente sollecita nel cuore, la terapeuta decide di addentrarsi nell’esplorazione dell’evento per meditare, anche attraverso questo articolo, proprio sul tema della sincronicità ed in particolare la sincronicità letta secondo lo sguardo ecobiopsicologico.
Nel farlo, l’autrice conduce per mano il lettore attraverso una sintesi di cosa sia la sincronicità sin dai tempi in cui, Carl Gustav Jung, aveva osservato l’esistenza in terapia di fenomeni che parevano avere una connessione di senso non casuale, e che sembravano essere particolarmente densi di significato per coloro ai quali questi fenomeni si manifestavano. Lo studio dell’esistenza di questi fenomeni chiamati sincronici, era stato oggetto di studio approfondito anche attraverso il confronto con il premio Nobel della fisica, Pauli. L’interesse per la sincronicità cresce anche in relazione al fatto che, questo tipo di fenomeni, sarebbero rivelatori dell’esistenza dell’inconscio collettivo dal quale, secondo lo sguardo di Jung, emergono gli archetipi.
Nel percorso che segue l’evoluzione del pensiero scientifico che si orienta verso la necessità di leggere e cogliere i fenomeni della vita e della coscienza secondo uno sguardo sistemico complesso, l’Ecobiopsicologia affronta lo studio dell’Uomo recuperando gli studi di Jung e postulando un passaggio ulteriore che recupera il corpo e le sue funzioni biologiche, riconnettendole agli aspetti sottili e ad esse coerenti, delle immagini: il Sé, come centro direzionante e di progettualità dell’Uomo, diviene Sé psicosomatico.
Il cambio di paradigma e dunque di studio, e il recupero del corpo, hanno portato a rileggere anche il fenomeno della sincronicità che diviene un evento specifico che accade in relazione all’utilizzo consapevole, da parte del soggetto, della lettura analogica e simbolica degli eventi, secondo la modalità declinata attraverso il metodo l’ecobiopsicologico.
La storia di Ismaele diviene teatro che accoglie e racconta come la sincronicità riguardi non solo il paziente, in questo caso, ma anche la relazione terapeutica e le emozioni stesse della terapeuta, in una sinfonia che apre alla possibile esplorazione e comprensione di aspetti relativi alla storia di vita del paziente, ma nel contempo, diventi terreno fertile per un salto trasformativo che permea tutto il campo di lavoro, in cui la Vita stessa sembra volersi rivelare.
Questi passaggi, ben descritti nel contributo, sono arricchiti da alcune amplificazioni simboliche poste in opportuna correlazione proprio con gli aspetti corporei affini, emersi nella storia di Ismaele. In questo sforzo, il lettore è accompagnato ad intravedere come la sincronicità possa farsi portatrice non solo di un’esperienza immaginifica dell’anima in senso sottile, bensì sia gravida anche degli aspetti concreti, somatizzati, rimasti impliciti nel corpo che domandano di essere esplorati e portati alla coscienza affinché l’anima stessa possa procedere alla guarigione dalle antiche ferite.

AUTRICE: Naike Michelon - Psicologa e Psicoterapeuta, Docente Responsabile dell’Insegnamento di Tecniche di terapia ecobiopsicologica presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituto ANEB. Terapeuta EMDR.

References
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